AIOM: “La vendita dei farmaci in fascia C fuori dalle farmacie può incrementare difficoltà per i pazienti
Roma, 09 febbraio 2015 - "I farmacisti italiani rappresentano da anni un reale punto di riferimento per tutti i cittadini e i pazienti di questo Paese. Sono presenti capillarmente su tutto il territorio nazionale e offrono un presidio realmente importante. Per questo riteniamo critica e non adeguata per la realtà italiana la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C in altre strutture". Questa la posizione del presidente nazionale dell'Associazione Italiana di Oncologia Medica, prof. Carmine Pinto, in relazione all'ipotesi di aprire la vendita anche agli ipermercati di questi prodotti. "Il farmaco, anche quello in fascia C, svolge un ruolo spesso essenziale, che non va banalizzato e va gestito da farmacisti - spiega il presidente - proprio per evitare una possibile assunzione non controllata e talora con informazioni non sufficienti su un farmaco. Non dobbiamo dimenticare poi che i maggiori consumatori sono le persone anziane, oltre 12 milioni di persone nel nostro Paese. Sono i pazienti più fragili che molto spesso devono assumere più farmaci insieme perché colpiti da più patologie croniche, talora anche in concomitanza con terapie orali oncologiche. E molti sono anche pazienti che sono riusciti a sconfiggere il cancro. Proprio per questo il farmaco in fascia C va distribuito in strutture con personale sanitario. Anche per noi come AIOM, infatti, il farmacista rappresenta un alleato importante che dovrebbe essere ulteriormente valorizzato proprio quando, grazie ai progressi della ricerca, stiamo rendendo croniche molte patologie oncologiche".
Liberalizzazioni: Pani, non servono più punti vendita dei farmaci
Roma, 10 febbraio 2015 – “Non abbiamo bisogno di più punti vendita per le medicine ma di luoghi che li vendano meglio”. E’ quanta ha scritto ieri su twitter Luca Pani, direttore generale dell'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), sull'ipotesi di liberalizzazione dei farmaci di fascia C fuori dalle farmacie. Pani allega anche un video, visibile al link http://youtu.be/yscuVg9cjWA, in cui su vede “un supermercato in Florida: 100 metri di scaffali di farmaci OTC e molti di quelli che da noi sono in Fascia C. Le reazioni avverse ai medicinali (ADR) gravi in pazienti ospedalizzati - commenta Pani - sono responsabili in USA oltre di 100.000 morti/anno, cioè al quarto posto come causa di morte in davanti a malattie respiratorie, AIDS, diabete e incidenti d'auto. E' stato inoltre stimato un costo di circa 135 miliardi di dollari/anno associati alle ADR, superando così le stime per il costo annuale per gli USA legato patologie quali diabete e malattie cardiovascolari. Tutto ciò é noto da almeno 25 anni.".